Friday, November 03, 2006

ADSL anche per te!

Cari orfani dell'ADSL,

La Telecom ci fa sapere che "le logiche di copertura adottate da Telecom Italia non si basano su criteri puramente geografici ma su ben precisi criteri economici che prevedono il rispetto di stringenti criteri di ritorno sugli investimenti; per tale ragione le aree scelte sono quelle con un potenziale di mercato tale da garantire l'opportuna remunerazione del capitale".

Come funzionano queste ricerche di mercato? A parte le statistiche basate su indicatori demografici ed economici, tutti gli operatori analizzano i dati delle richieste su base mensile. Tali dati vengono raccolti in automatico ogni qualvolta noi visitiamo i siti di Alice, Tiscali, Infostrada, Fastweb, e verifichiamo la copertura del servizio e la disponibilità sul nostro numero telefonico.

La nostra missione è far conoscere ai signori operatori che da noi sussiste un rilevante interesse per la questione.

Come agire?

Visitiamo spesso e volentieri i siti e le offerte dei maggiori operatori telefonici e verifichiamo se l'ADSL sia disponibile sul nostro numero.

Per ogni numero, è valida solo una verifica al giorno pro operatore (le altre vengono filtrate via in automatico).

Per facilitarvi il compito, abbiamo messo i link alle varie offerte, che verranno periodicamente aggiornati.

Dateci dentro!

3 Comments:

Blogger Redazione said...

I gestori di comunicazioni forniscono agli ISP connessioni xDSL solo su richiesta di almeno 1.000 utenti, che firmano un pre-contratto col gestore telefonico nel quale si impegnano a pagare il servizio ADSL; non sempre è presente una clausola che ne prevede lo scioglimento in caso di mancata attivazione del servizio (falso se si fanno richieste a Telecom per la sua ADSL si paga solo se questa viene attivata), per cui si paga un servizio che non si è ottenuto (falso per i motivi sopra). Forse questo spiega la scarsa diffusione dei pre-contratti.

La soglia dei 1.000 pre-contratti ADSL limita drasticamente la copertura. Degli 8100 comuni italiani, 5.800 (più della metà) hanno una popolazione (censita) con meno di 5.000 abitanti. Solo l'8% di questi è coperto da ADSL che dunque esclude non pochi dei 57 milioni di italiani.

Telecom dichiara che le centrali telefoniche, meglio dette stadio di linea coperte sono 3.000 delle 10.500 totali. Ogni comune è servito da una centrale telefonica (10.500 centraline per 8.100 comuni, in tutta Italia). Quelli che ne hanno più d'una, solitamente sono i centri di maggiori dimensioni. Il segnale che arriva alla centrale non giunge però in tutti i borghi, frazioni, etc. del comune; arriva a una certa distanza dalla centrale che non coincide né col confine del comune né col raggio d'azione di una centrale vicina. Per cui coprire un comune non vuol dire che sono coperti tutti gli abitanti, se la densità abitativa del comune è sotto una certa soglia, calcolabile come 15.000 abitanti per km quadrato.

Le zone in cui si realizza questa densità sono una piccola percentuale della superficie nazionale.

Teoricamente la banda decresce linearmente con la distanza. al raddoppiare della distanza dallo stadio di linea (SL), la banda disponibile si dimezza. Nella realtà il segnale decade (perde qualità) più rapidamente.

Un segnale ADSL con banda da 6 megabit/s raggiunge 3 km, da 1,2 megabit raggiunge fino a 7 km di doppino in rame dalla centrale; poiché il doppino è esteso praticamente in linea retta, il segnale ADSL copre le case distanti in linea d'aria 7 km dalla centrale telefonica. Già dopo 5 diventano numerosi gli errori di trasmissione e decade la banda disponibile.

Una ADSL da 640 kbit/s raggiunge i 10 km di distanza dalla centrale. Per distanze superiori continua il dimezzamento, ma sotto i 640 non ha più senso parlare di banda larga (già sotto 1,2 megabit/s è in dubbio la cosa) e non vengono commercializzate ADSL di taglio inferiore.

Tenuto conto che quasi sempre un comune corrisponde ad una centrale, per i comuni con meno di 50000 abitanti (la maggioranza serviti da una sola centrale) servirebbe che la popolazione abitasse all'interno di un cerchio di raggio pari a 7 km.

Tenendo conto che l'area del quadrato circoscritto è 4×raggio2 (raggio di 7 km) e che l'area del cerchio è pi-greco×raggio2, il rapporto tra le due aree è 4/pi-greco che è 1,27. La densità abitativa (abitanti per km quadrato) si calcolerà rapportando la stessa popolazione del comune ad un'area del 27% più grande. La disponibilità di ADSL richiede l'installazione di vari apparati e la rimozione di altri che sono di impedimento, posti vent'anni fa quando la tecnologia era già commercializzata all'estero, mentre lo è da 10 anni in Italia.

A questo vincolo tecnico, uguale per tutti gli operatori, se ne aggiunge uno economico che dipende dalle scelte dell'operatore e richiede un minimo di utenze collegate per coprire una centrale. Nel caso di Telecom tale vincolo sulla densità è più stringente e prevale sul primo (tecnico). Telecom richiede o 1.200 pre-contratti certi indipendemente dagli abitanti del comune e utenze attive nella centrale, oppure ragiona in base a quante utenze richiedono ADSL fra le utenze attive (con Telecom o altri operatori, purché abbiano il telefono) e la popolazione. Il calcolo è simile poiché ormai quasi tutta la popolazione italiana ha il telefono ed è un'utenza attiva.

Se 1 utenza su 10 chiede ADSL (ovvero probabilità 0,10), Telecom chiederà 1.200×10=12.000 utenze con contratto telefonico attivo e non coprirà le centrali che hanno meno di questi abitanti.

Resta praticabile la via del pre-contratto per i centri esclusi, il pre-contratto però non ha una normativa precisa dietro e inoltre spesso non tutela i consumatori dalla mancata attivazione del generico servizio sottoscritto.

L'acquisto e installazione di un DSLAM è un costo marginale rispetto all'acquisto, scavo e posa di un mezzo (doppino in rame o fibra ottica) per il collegamento a banda larga delle centrali telefoniche.

Molte centrali telefoniche non dispongono di collegamento ADSL a causa di apparati quali MUX ed UCR, posti dalla vecchia SIP vent'anni fa, che dovrebbero essere rimossi, oppure per la mancanza di un collegamento in fibra ottica ad una centrale vicina all'interno di una rete di centrali collegati in fibra fino al centro Telecom più vicino. Queste sono fra le principali cause del digital divide, che rendono difficile l'ammodernamento della rete attuale e necessario by-passarla con una rete ex-novo meno costosa, come quella Wi-Fi.

Dal collegamento in fibra ottica alla rete Telecom sono escluse le centrali telefoniche che servono meno di 1.000 utenze (con la normale linea voce).

Secondo Infratel, società creata dallo Stato Italiano per abbattere il digital divide nel mezzogiorno e in parte esteso a tutt'Italia, da alcuni dati mostrati in un congresso del GARR tenutosi nel maggio 2006 si desume che la copertura sia al 42% dei comuni italiani (territorio) e a circa all'85÷86% della popolazione. Gli scoperti sarebbero, alla luce di questi dati, una popolazione di circa 8.230.000 senza contare coloro che sono sotto MUX o UCR che purtroppo vengono inclusi fra i coperti.

Da Wikipedia.

2:12 AM, November 14, 2006  
Anonymous Anonymous said...

Che bello scassare le balle alla Telecom! Fastweb per tutti!

6:40 AM, November 15, 2006  
Anonymous Anonymous said...

Un murmurìo della sera: si dice che entro febbraio l'adsl arriverà a Mirabella!

3:48 PM, December 07, 2006  

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